6 giovani realtà astigiana

I giovani sono figli sempre più unici con genitori che non formano o disgregano una famiglia. Fanno così esperienza di legami fragili, inconsistenti, isolanti, fondati sulla formazione del sé al discapito del “noi”; vivono legami fusionali, assoluti ma poveri di altro e dell’altro.

I CONSUMI CONSUMANTI
Si possiede per consumare, per possedere e raggiungere il proprio oggetto del desiderio. Si acquista il superfluo perché diventa accessibile e perché non possiamo farne a meno, si vende ai giovani ciò che è superfluo spacciandolo come indispensabile. Le tante dipendenze svelano fragilità personali, ma anche di sistema.

EMARGINAZIONE SOCIALE
Molti giovani nel mondo, anche ad Asti, patiscono forme di emarginazione ed esclusione sociale, per ragioni religiose, etniche o economiche. La disoccupazione giovanile oltre a provocare problemi economici recide nei ragazzi la capacità di sognare e di sperare e li priva di dare un contributo allo sviluppo della società: notiamo che su questo la nostra realtà astigiana fatica nel creare opportunità lavorative adeguate alle loro esigenze.

VALORI DI RIFERIMENTO 

Nel contesto culturale di un mondo secolarizzato e con le fatiche che abbiamo analizzato, non dobbiamo dimenticarci che i giovani sono sensibili al desiderio di confronto con noi adulti e vogliono il nostro aiuto per accompagnarli verso il loro compimento, i loro sogni, la loro fede.
Insieme possiamo :

• Aiutare i ragazzi ad accogliere l’altro e il Creato a non vederlo come estraneo o come un mezzo, ma come un fine.

• Alimentare la sinergia con realtà esterne dalla vita ecclesiale, questo è fondamentale nell’ottica delle alleanze educative che possono aiutare i ragazzi nel non perdersi per strada dei pezzi importanti della loro vita e dei loro sogni.

• Papa Francesco ci sottolinea questo “Ragazzi e ragazze, siate voi pellegrini sulla strada dei vostri sogni. Rischiate su quella strada: non abbiate paura. Rischiate perché sarete voi a realizzare i vostri sogni, perché la vita non è una lotteria: la vita si realizza. E tutti noi abbiamo la capacità di farlo” [Papa Francesco, Discorso ai giovani al Circo Massimo del sabato 11 agosto].

PER RIFLETTERE E PROPORRE 

1. Come crolla la fiducia dei giovani di fronte al futuro? Quali sogni colorano il loro sguardo?

2. Quale eredità stiamo lasciando ai nostri ragazzi? Abbiamo offerto loro opportunità o silenzio?

3. Come far emergere le occasioni lavorative del nostro territorio valorizzando le risorse che abbiamo? Stiamo promuovendo una mentalità lavorativa corretta, dove lavorare non sia soltanto finalizzato all’automantenimento ma anche al dare dignità alla propria persona?

pillole di risposte